Associazione Cernuschese Astrofili APS

Osservatorio Astronomico Civico "Gabriele Barletta"

I telescopi dell’Osservatorio

Dal mese di Giugno 2019 l’Osservatorio ha installato un telescopio Marcon RC 400 su montatura a forcella comandata da sistema elettronico FS2 per il puntamento automatico.

Telescopio Principale:

  • RC MARCON (d. 400 mm, focale 3200 mm) specchi iperbolici

Telescopio Secondario:

  • Apocromatico Tecnosky (d. 130 mm, focale 910 mm) rifrattore

Telescopi Solari:

  • ED80 Sky-Watcher PRO (d. 80 mm, focale 600 mm) filtri Ca-K e Continuum
  • PST Coronado (d. 40 mm, focale 400 mm) filtro H-alpha

Il sistema astronomico dell’osservatorio prevede l’utilizzo del telescopio principale per la ripresa di oggetti deboli o poco estesi e per l’acquisizione dati ai fini di ricerca (ad esempio curve di luce per gli esopianeti), il telescopio secondario viene invece dedicato agli oggetti a largo campo e alle riprese didattiche (sia planetarie che al cielo profondo).
L’osservazione del Sole, per ragioni di sicurezza, è demandata a due telescopi solari dedicati.

Il parco strumenti dell’associazione è completata da vari strumenti trasportabili a disposizione dei soci e utilizzati durante le attività di divulgazione: Meade 25 cm F6.3, Maksutov 150/1800, Rifrattore 80/1200 e altri strumenti complementari.


… FINO A GIUGNO 2019

Dopo quindici anni di attività fondata sui telescopi trasportabili (privati e dell’ACA), la costruzione dell’osservatorio civico ci ha permesso di acquistare uno strumento “da cupola”…

Newton Cassegrain 300mm

La scelta è caduta su un sistema completo di telescopi e accessori classici , adatti prevalentemente alla didattica, ma con un potenziale sufficiente a garantire ottimi risultati nei campi in cui gli astrofili contribuiscono alla raccolta dati per gli astronomi professionisti (Sole, Giove, comete, pianetini)

La targa che ricorda il contributo
del Credito Cooperativo di Cernusco

TELESCOPIO PRINCIPALE (1)
obiettivo a specchio 305 mm
NEWTON VISUALE f/6 focale 1800 mm (specchio secondario piano a bassa ostruzione)
NEWTON FOTOGRAFICO f/6 focale 1800 mm (specchio secondario piano maggiorato)
CASSEGRAIN f/18 focale 5400 mm (specchio secondario ellittico)

TELESCOPIO SECONDARIO (2)
rifrattore acromatico f/15, diam. 120 mm, focale 1800 mm
abbinato a prisma di Herschel, filtro interferenziale a banda di 1,5 Å e spettroscopio con 207 linee per mm

CCD (3)
sensore b/n 7×7 mm con raffreddamento

CERCATORE E ACCESSORI (4)
rifrattore 80/400 , set filtri, focheggiatore elettronico

(1) Il “principale” riassume in se 3 strumenti: uno per l’osservazione visuale, uno per la fotografia astronomica, uno per gli impieghi ad alta risoluzione.
Di norma tutta l’attività può essere svolta con la prima configurazione: Sole, Luna, pianeti e oggetti celesti. In altri casi la fotografia potrebbe richiedere un campo ampio e omogeneo (comete con code estese, ricerca fotografica di asteroidi, ecc) rendendo necessario il passaggio al secondo schema ottico.
In particolari occasioni (opposizione Mate e Giove, doppie strette) è possibile spingere al massimo la risoluzione e l’ingrandimento dello strumento con qualità finale dell’immagine quasi inalterata (senza l’aggiunta cioè di ulteriori sistemi ottici come le lenti negative “barlow”).
Lo strumento “variabile” è spesso utilizzato dai professionisti, e recentemente anche il telecopio orbitante Hubble sfrutta lo stesso principio delle “camere multiple” abbinate all’obiettivo principale.
Il progettista Fernando Caliumi, che ha realizzato anche gli strumenti di altri 4 osservatori sparsi per l’Italia, ha avuto l’onore di ricevere la denominazione di un asteroide per meriti in campo astronomico. Il telescopio è stato rilevato dall’osservatorio di MANTOVA che opera in modo analogo a quello di Cernusco sul Naviglio nella didattica / divulgazione.
(2) Il “secondario” è un rifrattore classico con rapporto focale f/15 ottimo per il Sole, per la Luna e per l’osservazione ad alto contrasto dei pianeti.
Questo strumento è stato potenziato per quanto riguarda l’utilizzo diurno con l’acquisto di un prisma di Herschel (fotosfera solare, macchie, facole), di un filtro interferenziale (cromosfera e protuberanze sul disco), spettroscopio (analisi della luce solare).
(3) Inoltre in collaborazione con l’associazione astrofili TITANO di Vimodrone sarà possibile accoppiare ai telescopi i sensori digitali (CCD) per contrastare l’azione dell’inquinamento luminoso presente nella pianura padana e per aumentare la mole dei dati raccolti.
(4) Un “cercatore” che da solo è in realtà un altro telescopio a corta focale (400 mm ) completa il sistema, oltre ad accessori di contorno come filtri colorati e specchi deviator e messa a fuoco di precisione.

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