INTERESSE IN CRESCITA PER QUESTE INIZIATIVE PER AVVICINARCI ALLE BELLEZZE DEL CIELO
L’Associazione Cernuschese Astrofili (ACA) ha un nuovo telescopio semiprofessionale che è stato installato a Giugno 2019 nell’Osservatorio “Gabriele Barletta” lungo l’alzaia della Martesana.
Con questo nuovo strumento si vuole ampliare l’attività di osservazione del cielo, anche con un progetto “ambizioso” di ricerca di pianeti extra-solari che questo nuovo telescopio è in teoria capace di perseguire. Anche la didattica e la divulgazione già stanno beneficiando delle potenzialità di questo telescopio.
E proprio riguardo al tema della divulgazione, la nostra Associazione ha voluto impegnarsi in un progetto di divulgazione inclusiva per estendere anche a persone con disabilità la conoscenza dell’astronomia, sperando anche nel far “appassionare’ qualcuno che si aggiunga al nostro gruppo di patiti per il cielo. Il tema della divulgazione inclusiva è molto sentito sia a livello nazionale che internazionale; infatti noi stiamo partecipando attivamente, dall’inizio di quest’anno, al progetto “Stelle per tutti” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI).
L’articolo 33 della Costituzione Italiana riporta che “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”.
La divulgazione scientifica, se rivolta a tutti e quindi veramente inclusiva, è un atto di democrazia, nonché un contributo alla crescita della società.
A livello mondiale, la stessa International Astronomical Union, l’unione degli astronomi professionisti, ha una sezione dedicata alla divulgazione inclusiva la cui presidente partecipa anche alle riunioni dell’Unione Astrofili Italiani.
Per perseguire questo progetto abbiamo incominciato a realizzare materiale e strumenti per permetterci di spiegare, far osservare e far partecipare attivamente le persone con varie disabilità.
Abbiamo dunque realizzato: pannelli con le costellazioni tattili, modelli di stelle di diametri diversi per spiegare le dimensioni delle stelle, modello in scala del sistema solare per spiegare le distanze dei pianeti, una fonoteca di suoni registrati dalle sonde nello spazio (venti e terremoti su Marte, il passaggio di sonde attraverso comete ed anelli di Saturno, ecc.), piattaforme di supporto per ospitare strumenti per permettere di osservare a persone in carrozzina. Il primo utilizzo di questi strumenti è stato fatto in concomitanza con l’evento “Il sole per tutti” dell’8 Giugno scorso, nell’ambito della Prima giornata italiana della divulgazione inclusiva dell’astronomia, organizzata appunto dalla UAI. Abbiamo avuto la partecipazione di qualche decina di persone, alcune con disabilità motoria e intellettiva (nessuno con disabilità visiva). Le sessioni pratiche e teoriche sono state tenute contemporaneamente a gruppi eterogenei di persone, circa una decina alla volta.
Abbiamo ricevuto un riscontro molto positivo da tutti i partecipanti, ed in particolare abbiamo ricevuto richiesta dalle strutture che si occupano di disabilità di organizzare sedute per osservazioni della Luna e dei pianeti, e di “istituzionalizzare” delle giornate all’Osservatorio da includere nel loro calendario di eventi a cui partecipare.
Anche per la Giornata mondiale della disabilità del 3 dicembre è stato organizzato un evento. Abbiamo in cantiere altre idee per estendere questo tipo di strumentazione che, come abbiamo avuto modo di sperimentare direttamente, è essa stessa “inclusiva” in quanto la possiamo usare indistintamente, e l’abbiamo già sperimentato con successo, per tutti i partecipanti alle nostre iniziative: in Osservatorio, in attività pubbliche, presso le scuole, ecc.
Come Associazione, siamo felici di far conoscere ed ammirare le meraviglie del cielo stellato, accogliendo tutte le persone curiose e desiderose di fare questa esperienza, nessuno escluso.
Articolo pubblicato su Voce Amica di gennaio 2020